Jean Liedloff, "Il concetto del continuum - Ritrovare il ben-essere perduto", La Meridiana
L'autrice narra della sua partecipazione a numerose spedizioni tra gli indiani Yequana del Venezuela e prende spunto dal normale svolgersi della loro vita, congelata all'età della pietra, per mettere a confronto il loro modo di allevare i bambini con quello della cultura occidentale. L'essenza del suo pensiero è che la gioia di vivere, la serenità e il benessere che traspirano da questa tribù siano la naturale conseguenza del fatto che i bambini sono cresciuti in base a ciò che suggerisce l'istinto e in perfetta continuità con lo sviluppo evolutivo della specie. Al contrario la civiltà occidentale fa crescere persone ansiose che anelano a ritrovare un equilibrio che non hanno consapevolezza di aver perduto perchè i genitori lasciano che sia l'intelletto a guidarli, soffocando il proprio istinto.
Una lettura che a prima vista ha ben poco a che fare con i cani ma se rileggiamo i trafiletti in cui si narra la cronaca di vita vissuta sostituendo alla parola “neonato”, “cucciolo” e alla parola “bambino”, “cane” si apre una visione affascinante del nostro rapporto con i cani e della possibilità di educarli secondo il continuum.