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Elogio alla calma

stefano e macchia si rilassano

Mantenere la calma (uno stato fisico e mentale di equilibrio interiore, serenità, controllo) in città non è molto facile, perché il ritmo di vita ci impone un continuo stato di attivazione (lavoro, traffico, sovraffollamento, divertimento, rumore,  reperibilità, etc). Questo stato a volte coinvolge anche i nostri amici a 4 zampe. Alcuni cani in casa sono un vero terremoto, si divertono a rubare oggetti e scappare, a rosicchiare i mobili, a rovistare nella spazzatura, etc.

Alcune volte i proprietari non si accorgono neanche di essere parte dell'eccitazione del cane e cercano di calmarlo strillando e correndogli dietro, mentre altre volte sperano che portandolo al parco per farlo “stancare un po'” tutto si risolva. Lì lo lasciano  correre a perdifiato, giocare con gli altri cani, rincorrere la pallina, etc.  Ma ben presto gli iniziali successi inizieranno a venir meno. Tutto ciò infatti non fa altro che allenare lo stato di attivazione e “vivacità” e ogni giorno Fido sarà più resistente alla fatica, per cui il tempo da dedicare a questa attività si allungherà sempre di  più e il cane avrà sempre più energie da spendere in casa. (...)

buck impegnato nella ricerca olfattivaPerchè invece non proviamo a concentrarci sull'obiettivo finale e non proviamo ad allenare direttamente il cane alla calma? Con questo ovviamente non voglio dire che il cane non debba uscire, il presupposto è sempre che i suoi bisogni siano rispettati ed adeguatamente appagati ma, anziché cercare di stancarlo fisicamente, possiamo insegnargli a godersi un po' di tranquillità, ad impegnarsi mentalmente e a tornare rapidamente alla calma dopo attività ad alta eccitazione.

Per attuare un programma adatto allo scopo il primo step è rendere l'ambiente adeguato ad uno stato emotivo di calma. E' difficile per tutti rilassarsi se i bambini corrono e gridano, se la televisione parla a tutto volume, se c'è un gran via vai di persone. Quindi dobbiamo assicurare al nostro cane un posto riparato dove poter star tranquillo, lontano dai punti di passaggio e dove nessuno vada a disturbarlo, possiamo ridurre i rumori e il volume della nostra voce, muoverci lentamente e con fluidità, mostrarci calmi.

Secondo step ignorare il cane quando è agitato (corre per casa, salta sul divano, ruba le pantofole,...) e premiarlo con un bocconcino quando riposa tranquillo sulla sua copertina. In questo modo non soltanto rinforziamo la calma ma creiamo anche un'ancora con la copertina che, in futuro, richiamerà nel cane uno stato di benessere e serenità.

Il “premio” per il cane che sta tranquillo sulla copertina, all'inizio sarà un bocconcino o coccole delicate, poi diventerà l'invito a fare un'attività insieme. Nel caso delle coccole l'effetto benefico è doppio perché spazzolare, coccolare e massaggiare il cane è rilassante anche per chi lo fa. Avete presente quel senso di calmo benessere che si prova quando qualcuno ci spazzola i capelli o ci fa uno shampoo? Anche il cane si sente tranquillo ed appagato con coccole delicate e spazzolate. E che dire dell'effetto rilassante di un bel massaggio? Esistono anche tecniche specifiche per gli animali, come il T-touch, ma anche un massaggio “artigianale” raggiunge l'effetto.

macchia impegnata nel problem solvingUna volta instaurata l'associazione tra lo stare calmo sulla copertina e il premio, inteso come gratificazione alimentare o come rinforzo sociale, possiamo iniziare ad allenare la capacità a tornare rapidamente alla calma dopo l'eccitazione.

Come? Divertendoci utilizzando il gioco!

A questo punto diventa importante scegliere il tipo di attività da fare insieme, all'inizio dobbiamo orientarci su giochi “rilassanti”, come ad esempio

 

  • la ricerca olfattiva: utilizzare l'olfatto mette in moto i circuiti neurali preposti alla calma e diminuisce lo stress generale del soggetto. Possiamo nascondere cibo, giocattoli, oggetti vari o persone e possiamo rendere via via  la ricerca più difficile utilizzando nascondigli sempre meno accessibili o chiudendo il cibo in una scatola per attenuarne l'odore oppure facendo lavorare il cane al buio. In alcuni casi possiamo facilitare il compito tracciando una pista che conduce al “tesoro”.
  • il problem solving: si tratta di tutte quelle sfide che implicano la soluzione di un problema: come recuperare un bocconcino di cibo o un giocattolo da dentro una scatola, sotto a un mobile, all'interno di un recinto a “V” oppure possiamo utilizzare giochi costruiti appositamente per cani.
  • il groundwork: esercizi di coordinazione soprattutto per una maggiore consapevolezza di sè e per il controllo delle zampe posteriori, come scavalcare piccoli ostacoli o spostarsi in spazi ristretti aiutano il cane a concentrarsi e muoversi lentamente, inducendo di conseguenza uno stato di maggiore calma.

L'importante è calibrare la difficoltà per cui il nostro cane possa applicare la sua intelligenza in maniera costruttiva. Così si favorisce la concentrazione e la calma, non ci si può concentrare finché si è agitati e difficilmente si riesce a risolvere un problema senza ragionare con calma.

buck impegnato in un esercizio di coordinazioneDopo il gioco aspettiamo che il cane torni di nuovo a rilassarsi prima di fare un'altra attività insieme. In questo modo il cane impara a rilassarsi sempre più rapidamente perché è motivato a farlo dal fatto che finché si agita non ottiene nulla, quando se ne sta tranquillo per un po', invece, il suo compagno umano lo chiama per giocare insieme o per andare a spasso.

Quando il cane è diventato abile nel tornare rapidamente alla calma possiamo rendere le cose più difficili:

  • possiamo alzare l'eccitazione del gioco proponendo qualcosa come il “tira-e-molla”, la lotta o l'inseguimento della pallina; queste attività mettono in circolo adrenalina e non è facile tornare subito alla calma; un cane allenato, comunque, riesce ad interrompere istantaneamente la lotta se siamo noi a chiederglielo. Ovviamente qui entrano in gioco anche altri fattori come la relazione che c'è con noi o il modo in cui il cane ha appreso il segnale di interruzione del gioco.
  • possiamo affidargli un compito di grande autocontrollo, ad esempio un “resta” durante la preparazione di un gioco, durante il lancio di una pallina, mentre un altro cane gioca con noi. Quando in casa ci sono due o più cani è molto utile insegnare ad ognuno ad attendere con tranquillità il proprio turno e anche in questo caso dobbiamo andare con gradualità. Il cane che aspetta le prime volte sarà in un'attesa “vigile”, attento a qualsiasi rumore o movimento che possa indicargli che è il suo turno e sarà pronto a scattare come una molla compressa, anche anticipando il richiamo. Possiamo favorire un'attesa più rilassata incorniciando il tutto in una routine facilmente riconoscibile con chiari segnali di attesa per il cane in pausa, di inizio e fine gioco per l'altro e facendo giochi poco dinamici. Così il cane che sta giocando è impegnato mentalmente in un gioco “rilassante” e tornerà rapidamente alla calma dopo il gioco, ben disposto ad aspettare il suo secondo turno; il cane che aspetta non è disturbato dai rumori di un gioco eccitante e può concentrarsi sul segnale che lo chiamerà all'attività. Un cane allenato a questo tipo di attesa può rimanere anche nella stessa stanza di un cane che gioca alla lotta ed aspettare tranquillamente il suo turno!

macchia lavora sulla coordinazione e buck sul rilassamento Non sempre, però, il cane che aspetta il suo turno di gioco riesce a rilassarsi e dobbiamo fare attenzione a dosare il carico di “lavoro”, sì perché in questo caso la pausa tra un gioco e l'altro non è di “riposo” (nel senso di non far nulla) ma di lavoro sull'autocontrollo e la capacità di rilassarsi in condizioni ambientali “difficili”.

Dobbiamo saper calibrare tempi di attesa-lavoro e il livello di distrazione in modo che siano adeguati alle capacità del nostro cane e siano quindi “allenanti”, in sostanza il cane sta lavorando anche quando è in pausa!

Allenare il cane a rilassarsi in fretta e a fare della calma uno stile di vita è importante sotto diversi aspetti:

  • il più egoistico è quello di avere un cane che non intralcia la nostra vita domestica e se ne sta al suo posto finché non lo chiamiamo per fare qualcosa insieme e allora arriva scodinzolante con la sua dose di buonumore contagioso

  • l'altro riguarda il benessere del cane, un cane rilassato è in grado di godersi la vita in nostra compagnia in qualsiasi situazione senza farsi coinvolgere da distrazioni esterne, difficilmente cade preda di ansie e paure, è ben disponibile a socializzare con cani e persone, abbaia raramente

  • la calma, inoltre, è lo stato emotivo ottimale per l'apprendimento; un cane troppo agitato o anche un cane depresso non sono in condizione di imparare cose complesse, possono eseguire soltanto compiti semplici; un cane abituato alla calma è praticamente sempre in grado di apprendere cose complesse e impara rapidamente

  • anche noi durante una seduta di giochi ci divertiamo e ci rilassiamo insieme al nostro cane, in completa osmosi emotiva

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