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Il Patentino per proprietari di cani

Locandina "Il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dall’animale stesso." Così recita l'art.1 dell'Ordinanza del 3 marzo 2009, "Tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani", emanata dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.

Il fatto che il proprietario sia responsabile del benessere del cane oltre che dei danni o lesioni che potrebbe causare, è un notevole passo avanti rispetto alla legislazione precedente; ma la vera novità consiste nella cancellazione, a livello nazionale, della lista delle razze pericolose. Si riconosce, cioè, ad ogni cane in quanto individuo a sé di possedere caratteristiche proprie, uniche e non definite a priori solo per il fatto di appartenere ad una determinata razza. Non è vero, quindi, che i cani di alcune razze siano necessariamente "aggressivi" ed è vero che cani appartenenti a razze diverse da quelle iscritte nella lista oppure meticci possano presentare comportamenti aggressivi. Nasce da qui la responsabilità del conduttore che deve essere sempre in grado di gestire al meglio il proprio cane.

 

Allo scopo di formare proprietari responsabili l'Ordinanza Ministeriale prevede all'art. 4 l'istituzione di "percorsi formativi per i proprietari di cani con rilascio di specifica attestazione denominata patentino. Detti percorsi sono organizzati da parte dei Comuni congiuntamente con le Aziende Sanitarie Locali, in collaborazione con gli Ordini professionali dei Medici Veterinari, le Facoltà di Medicina Veterinaria, le Associazioni Veterinarie e le Associazioni di protezione degli animali." Questi percorsi sono obbligatori per i possessori di cani definiti "impegnativi" dai servizi Veterinari, siano essi di razza e non, sulla base della valutazione dl comportamento del singolo individuo. Tutti gli altri proprietari di cani possono frequentare il corso a titolo volontario. Al termine del corso ai partecipanti viene rilasciato "il patentino" dalla ASL di competenza.Sabato 25 e domenica 26 marzo 2011 si è svolto presso il Bioparco a Roma il primo corso formativo per proprietari di cani "Il Patentino".
Il corso si è aperto con l'intervento del Medico Veterinario Comportamentalista, Dott. Pasqualino Santori, "Le origini del cane" , che ha messo in evidenza alcuni aspetti della domesticazione e le somiglianze tra il comportamento umano e quello dei lupi, antenati dei nostri cani.  A seguire, la Dott.ssa Daniela Salvi, Etologa, ha illustrato alcuni schemi di addestramento per "Cani guida e cani da assistenza".
Dopo una breve pausa ristoratrice, gli interventi più interessanti della giornata di sabato, quelli dei Medici Veterinari Comportamentalisti Dott. Daniele Merlano "Etogramma e bisogni del cane" e Dott. Raimondo Colangeli "Dal cucciolo al cane anziano".

Il Dott. Merlano ha illustrato in maniera comprensibile a tutti quali siano i bisogni del cane, definito come "animale domestico, sociale obbligato". Con questo si intende che il cane, dalla domesticazione del lupo in poi, è diventato un animale dipendente dall'uomo (domestico) e con spiccatissime attitudini sociali, tanto che vive sempre in gruppi sociali. Il gruppo sociale del cane è la famiglia, perciò uno dei bisogni fondamentali del cane, subito dopo quelli fisiologici (mangiare, bere, dormire in luogo tranquillo,..) è essere accolto nella famiglia ed avere un ruolo al suo interno. Il cane vuole stare sempre con il proprio compagno umano, ma la semplice presenza fisica non è sufficiente ad appagare le esigenze etologiche del cane, è necessario infatti coinvolgerlo in tutte le nostre attività, proponendo giochi che permettano di svilupparne l'intelligenza.

Il Dott. Colangeli ci ha fatto percorrere lo sviluppo del cucciolo dalla fase pre-natale fino alla vecchiaia, soffermandosi sugli stadi di sviluppo cognitivo e sulle esigenze del cane durante la sua vita. E' risultato evidente quanto siano importanti i primi mesi di vita e le esperienze collezionate da giovani per lo sviluppo di adulti equilibrati e ben adattati al luogo in cui vivono ed è stata ribadita l'importanza di proporre attività adeguate anche all'anziano, al fine di mantenere attiva la capacità del cane di adeguarsi ai propri cambiamenti e ai cambiamenti dell'ambiente che lo circonda.
Nella giornata di domenica gli interventi si sono susseguiti a ritmo ancor più serrato:
il Dott. Colangeli ha parlato de "La comunicazione con il cane", sottolineando l'importanza della comunicazione non-verbale e mettendo in evidenza quanto sia facile incorrere in equivoci e incomprensioni, e quanto sia importante quindi saper riconoscere i "segnali di pacificazione" con i quali i cani comunicano fra loro e che rivolgono anche a noi.
Il Dott. Santori ha parlato di "Campanelli d'allarme e prevenzione", rimarcando quando è necessario rivolgersi ad un esperto del comportamento per valutare i comportamenti del proprio cane ed intervenire con terapie comportamentali e/o farmacologiche, soprattutto in  casi di aggressività latente o già manifesta.

I Medici Veterinari ASL Rm/A, Dott.ssa Francesca Bellini e Dott. Luca Tosti Croce, hanno esaminato gli aspetti legali che riguardano cani e proprietari. La Dott.ssa Francesca Bellini ha parlato di "Detenzione del cane: aspetti normativi", illustrando le più recenti normative riguardo alla tutela ed al benessere degli animali, compresa le legislazione che regola alcune vaccinazioni ed i viaggi all'estero. Il Dott. Tosti Croce si è occupato più strettamente degli "Obblighi del proprietario di fronte alla legge"; dal suo intervento è emersa una notevole incongruenza tra l'Ordinanza Ministeriale che di fatto ha eliminato la lista delle razze pericolose ed alcune norme regionali che la ritengono tuttora valida, come accade nel Lazio.

Dopo questa parentesi dedicata alla normativa vigente, il Dott. Merlano ha ripreso il discorso con un intervento dal titolo "Cani e bambini" in cui ha illustrato, in maniera divertente eppure scientifica e supportata dai dati, come non esista una razza adatta ai bambini e come sia necessaria l'attenta supervisione degli adulti, in qualità di mediatori della comunicazione interspecifica, per una corretta socializzazione del cane e dei bambini.
Hanno chiuso i lavori il Dott. Colangeli e la Dott.ssa Barbara Schettino, Educatrice cinofila, con "Esempi pratici" di approccio educativo al gioco e all'educazione del cane.

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